Tra le scarpe da trail running ammortizzate, hanno un posticino speciale Altra Mont Blanc e Salomon SLab Ultra 3. Due scarpe molto diverse, ma che i due brand propongono per lo stesso utilizzo: far correre veloce e per tanti chilometri.
Non voglio fare qui una recensione vera e propria perché se ne trovano già parecchie in rete, ma voglio volutamente confrontare due scarpe da trail running ammortizzate molto diverse per darvi degli spunti di riflessione.
Che scarpe da trail running ammortizzate sono Altra Mont Blanc e Salomon SLab Ultra 3?
Altra Mont Blanc è il nuovo gioiellino che il brand americano, legato al drop zero e al footshape, propone per le lunghe distanze. Una scarpa affiancata alla apprezzatissima Altra Olympus 4 ma che dovrebbe far felici atleti più veloci o che cercano una scarpa più leggera e dinamica.
Salomon SLab Ultra 3 è ormai una leggenda. Una delle scarpe più presenti nei circuiti ultra trail, è la proposta di Salomon per le lunghe distanze dedicata ad atleti élite.
Premetto che con Salomon Slab 3 ci ho corso circa 400 km mentre sono alle prime uscite con Mont Blanc e quindi è un po’ presto per dare dei voti.
Estetica
Salomon Slab3 non risente dell’età e piace ancora. Forma affusolata e altezza dell’intersuola bassa la rendono semplice ed elegante al piede, un po’ lontana come stile da tutte le nuove oversize. Il colore è sempre lo stesso, l’originale, caratteristico e che, in linea di partenza, attira l’occhio perché associato ai grandi atleti del team Salomon.
Altra Mont Blanc. In negozio da quando è arrivata è un po’ una star. Una di quelle che tutti guardano e di cui tutti chiedono. Bella, aggressiva e ben curata. Bel lavoro di design per rendere la forma caratteristica “Altra” un po’ più affusolata.
Calzata
Freschissime entrambe e velocissime ad asciugare. Molto minimali nei materiali che compongono la tomaia, donano sensazioni diverse ma entrambe piacevoli.
Avvolgente come un dolce abbraccio la tomaia di SLab Ultra 3 che risulta solo un po’ difficoltosa da indossare ma appena infilata al piede restituisce la stessa sensazione di un calzino che ti avvolge il piede e te lo tiene ben saldo alla suola. Anche dopo molte ore di corsa non crea fastidi o zone di pressione, grazie all’elasticità dei materiali. Lo spazio per le dita è abbastanza ampio ma non larghissimo. La buona costruzione della soletta e dell’intersuola, classiche delle linee SLab e Pro di Salomon, fanno in modo che le dita siano dolcemente contenute, quasi senza percepire il contatto con la tomaia. Conchiglia del tallone abbastanza minimalista ma con ottima stabilità. Linguetta molto confortevole e ben imbottita, forse la migliore che abbia mai provato.
Molto “racing” anche la scelta di Altra su Mont Blanc per la tomaia. La volontà di ridurre al minimo il peso della scarpa si vede, ma nonostante questo, l’ottima qualità dei materiali rende molto piacevole la calzata. Avampiede con la classica forma di Altra che lascia buono spazio per le dita, anche se la calzata Standard, scelta su questo modello è leggermente più stretta della Original che contraddistingue i modelli Olympus e Lone Peak. Parte del tallone molto meno strutturata rispetto a Salomon, ma che lavora comunque molto bene in fase di contenimento del piede. Delicatissima sul tendine d’Achille, sembra quasi massaggiarlo durante la corsa. Unico difetto a livello di calzata credo sia la linguetta, per i miei gusti un po’ troppo corta e poco imbottita, anche se durante la corsa non mi ha dato nessun tipo di fastidio.
Intersuola (stabilità e ammortizzazione)
Ecco la parte più interessante. Due scelta radicalmente diverse per quanto riguarda i materiali dell’intersola.
Slab Ultra 3 usa un intersuola in poliuretano che ha caratteristiche diverse rispetto alle intersuole in schiuma EVA. Molta più densità donano grande stabilità anche dopo tante ore e l’elasticità pressoché infinita del PU fa in modo che anche dopo tantissime ore di utilizzo continuativo il livello di ammortizzazione sia lo stesso dei primi passi. Buona anche la risposta di energia durante la corsa che incredibilmente garantisce buone prestazioni anche su ritmi abbastanza sostenuti. Nonostante sia una scarpa nata per atleti élite, mi sento di consigliarla anche ad atleti pesanti e lenti per via del grande supporto e della stabilità dati da una densità molto alta della schiuma.
Mont Blanc è un cuscino. Sembra di correre sulle nuvole. Altissimo il livello di comfort e incredibile l’effetto di spinta anche in salita. Anche da stanco mi ha dato la sensazione di aiutare la corsa, complice la leggerezza della scarpa ma anche la risposta incredibilmente elastica della schiuma EgoMax. Livello di stabilità inferiore a Ultra 3 ma grazie anche al drop zero (8mm su Salomon) non risulta mai difficile da controllare nemmeno sul tecnico. La sensazione è che abbiano lavorato con densità più alte sul perimetro, perché in fase di appoggio la scarpa sembra “aiutare” la caviglia a riportare il piede in posizione neutra. Non mi sembra la scarpa adatta a runners particolarmente pesanti in quanto la schiuma leggera e morbida mi dà l’idea non riuscire a stabilizzare impatti troppo violenti e potrebbe perdere in fretta la sua elasticità.
Suola (grip e durata)
Non vi dirò quale delle due scarpe abbia un grip migliore, a mio avviso sono entrambi di ottimo livello, in quanto mi scontro spesso con pareri molto discordanti. Ritengo che la tenuta della scarpa sia molto influenzata dallo stile di corsa, soprattutto in discesa e che disegni e mescole reagiscono in modo diverso su atleti diversi.
Sarebbe facile dire che non c’è storia e la pensavo allo stesso modo. Vibram Megagrip (Altra) vs All Terrain Contagrip (Salomon) sembra una sfida impari a vantaggio della prima ma non è proprio così. Non è così soprattutto perché non c’è solo il battistrada ma tutto lavora per fare tenuta e queste due scarpe reagiscono in modo completamente diverso.
Ultra 3 dà una grande sicurezza, molta stabilità e su terreni rocciosi e tecnici dà un ottimo feeling con il terreno. La mescola morbida dà sempre l’impressione di attaccarsi al terreno e offre un bel senso di sicurezza. Su terreni sciolti fatica un pochino in più, soprattutto in discesa se si sta un po’ arretrati e si usa molto il tallone.
Mont Blanc, al contrario, toglie sensibilità ma dona grande protezione. Il già ottimo grip di Vibram è aumentato dalla schiuma morbida che fa in modo che la suola “copi” il terreno, aumentando leggermente la superficie di appoggio e facilitando un po’ chi ha meno tecnica.
Su entrambe il disegno è tipico di scarpe da ultra trail, con tassellatura poco profonda in modo da avere versatilità di utilizzo e buona resa su terreni e condizioni diverse. Per quanto riguarda la durata della suola, posso dire che è piuttosto buona su Slab Ultra 3 (un po’ di usura precoce solo in punta dove probabilmente in fase di spinta è molto sollecitata). Su Mont Blanc è presto per dirlo, ma Vibram Megagrip normalmente non delude.
DROP ZERO o DROP 8?
Qui entriamo in una questione difficile. Non lo so. Si sente, si sente tanto la differenza di drop fra queste due scarpe. Sono abituato a correre con drop bassi in allenamenti corti e con drop alti nei lunghi, in modo da fornire stimoli diversi ai piedi e alla muscolatura e quindi non ho avuto problemi di adattamento con Altra.
In lunghe salite “da camminare” devo dire che ho apprezzato molto l’impostazione di Salomon che, bloccando la discesa del tallone, fa lavorare meno i tendini e i polpacci. In fase di corsa in salita non ho trovato grosse differenze, in quanto l’appoggio prevalente in punta e l’azione un po’ più dinamica non fa percepire così tanto la differenza di drop.
In discesa la differenza è notevole e il drop basso facilita l’appoggio dell’avampiede, senza dover accentuare la plantiflessione del piede e garantisce quindi una corsa più fluida per chi ha una buona tecnica di discesa. Chi invece in discesa tende a “tallonare” noterà meno differenza.
Se vuoi saperne di più sulle scarpe da trail running ammortizzate passa in negozio, facciamo quattro chiacchiere e vediamo questi ed altri modelli disponibili.